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La Prima Luna

di Consuelo Stangarone

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la prima luna

Argomento

Il breve ma intenso racconto de “La prima Luna” in poche righe ci trasporta in una dimensione originaria universale. Affrontare con competenza e delicatezza il tema del menarca, del primo ciclo è il cruccio di ogni generazione, di ogni madre, ma anche per me medico non è mai stato cosa semplice da affrontare. Si rischia di essere prosaici o estremamente tecnici e scientifici. “La prima Luna” è poeticamente connesso con la scientificità e, nel contempo, ricco di immagini eloquenti per chi è ancora in una dimensione di crescita evolutiva. Viviamo oggi un mondo irrispettoso nei confronti dell'infanzia e dei tempi di maturazione di bambini e adolescenti, dove tutto deve essere conosciuto e vissuto precocemente, possibilmente in maniera fluida, non distinta, aperta, non definita. In tutto questo “La prima Luna” si propone come un balsamo che tocca intimamente l'anima con immagini di verità arcaiche universali, comprensibili ad ogni latitudine, capaci di far sorgere nell'intimo femminile la gioia speranzosa per il compito speciale che la natura di genere le assegna. “La prima Luna” è pertanto un testo che consiglierei ad ogni genitore, per affrontare la pubertà dei propri figli con delicata intimità, e per avvicinare i ragazzi e le ragazze, alla grande responsabilità di una sessualità consapevole e reciprocamente rispettosa di aspetti fisici ma anche psichici e spirituali.

(dalla Prefazione di Valeria Vincenti, medico antroposofo, pediatra)

Quello che state per leggere è un racconto senza tempo che arriva direttamente nel profondo dell'anima attraverso simboli ed immagini archetipiche. E' un richiamo a ricollegarci alle forze della Natura dentro e fuori di noi per tornare a sentire che nel nostro piccolo microcosmo umano risuona la saggezza del grande macrocosmo divino! E' un racconto di donne che parla alle donne: alle donne ancora in bocciolo, alle donne già nel pieno della fioritura e alle donne già mature che sfioriscono lasciando intravedere il lucente frutto della loro lunga esperienza. Un monito a ritrovare un senso profondo nei fondamentali passaggi della vita spesso banalizzati oppure drammatizzati nelle nostre società ipermoderne che hanno perso il collegamento con il flusso della Natura. Un invito a celebrare con forza e semplicità la bellezza della Vita, a riconsegnare un senso alla Vita!

(dalla Introduzione di Sara Cantamessa, psicoterapeuta)


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1 Pretesto per leggerlo

"Molto tempo fa, prima dell’avvento della luce elettrica, prima ancora di tutte quelle grandi scoperte fatte dall’uomo e delle sue invenzioni che hanno trasformato la sua vita sulla terra, c’è stato un tempo, in cui gli esseri umani comprendevano il linguaggio della Natura. Questa non restava in silenzio di fronte a loro. Gli esseri della Terra si palesavano nel lavoro di curare e mantenere l’equilibrio dei minerali che integrano i corpi di ciò che appartiene alla Natura. Il suono dei fiumi e dei ruscelli, lo scorrere dell’acqua nelle sue molte forme, mostrava il messaggio degli esseri dell’Acqua. Questo messaggio era anche il segreto dei fluidi che scorrono nei corpi delle piante, degli animali e dell’essere umano e parla del fluire della Vita. Il vento si svelava ancora all’orecchio dell’uomo come un sussurro o si esternava impetuoso nella tempesta; questo messaggio era portato dagli esseri dell’Aria che segnavano i passi del respiro che entra ed esce dai corpi; e manifesta l’agitazione dei sentimenti umani. Gli allegri esseri del Fuoco danzavano davanti agli occhi dell’essere umano, scherzosi o solenni, ricordandogli il calore che pulsa nel suo sangue; impulso dell’agire umano. Ai nostri giorni è molto più difficile vedere, ascoltare tutto questo. C’è bisogno di molta concentrazione e capacità di stare in silenzio in sé stessi. Ma ci sono momenti della vita dell’essere umano che sono segnati da eventi importanti, da passaggi che portano a crescere. In questi momenti è più facile ascoltare come la Natura parla attraverso il nostro corpo e i suoi elementi.."Consuelo Stangarone


Autore:

Sono una maestra, maestra d’arte e una libera ricercatrice scientifico-spirituale.

Propongo lavori in gruppo attraverso seminari per giovani ed adulti, su temi che in modo organico coinvolgano aspetti artistici, scientifici e filosofici; basati in esercizi sull’osservazione goethiana della natura per sviluppare la nostra percezione e arrivare a reali intuizioni. Attualmente sono maestra di classe nel progetto educativo parentale di Almé, unica realtà Waldorf nel territorio Bergamasco.