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La storia del chicco di grano

di Elisabetta Navizzardi

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la storia del chicco di grano - Elisabetta Navizzardi

Argomento

Questo testo ha l’obiettivo di sviluppare nel bambino l’osservazione della metamorfosi vegetale dal seme alla pianta. L’Autrice aiuta e porta il bambino a vivere il ritmo delle stagioni che scandiscono la vita di un seme di grano fino a raggiungere il pieno rigoglio della spiga.

Attraverso alcune fasi che scandiscono questo passaggio, e che seguono un ritmo proveniente dalla sapienza cosmica della Natura, il bambino viene accompagnato dal magico mondo del colore che si manifesta artisticamente nelle relative illustrazioni.

 

L’Autrice rafforza con il tocco gentile dell’acquerello la capacità di attenzione dei bambini dai 4 agli 8 anni armonizzandone la crescita, che ancora vibra nel mondo del sentire sognante del cuore, per dare a loro un grande nutrimento all’anima.

Altri libri della stessa Autrice si possono trovare nella collana il calice e il sole.


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1 Pretesto per leggerlo

"gifrido invernolfioriAvevano scritto dell’autrice a una sua mostra: ”Attraverso la porta di questa stanza è come inoltrarsi in un mondo di realtà non conosciuto, dimenticato…dalle pareti si respirano “nuovi” profumi attraverso i colori dei tuoi quadri: finestre di quel magico mondo. Attraverso queste finestre ci sono centinaia di piccoli esseri fatati che ci spiano furtivamente e invitano ad inoltrarsi in quel loro mondo che una volta forse era anche il nostro.

Tu hai il grande dono di essere il tramite fra questi due mondi … ed io ti ringrazio perché grazie a te forse molti riusciranno a vedere di nuovo quel mondo, che hanno perso, dentro di loro." E.L.  (21/07/95)


Autore:

Elisabetta Navizzardi , rimaneva incantata nell’osservare la trasformazione di un fiore, nel sentire il profumo del fieno, o dell’erba, nell’ascoltare il mormorio di una cascata, o il canto del merlo in amore. Ben presto si rese conto, che le arti di dipingere e di disegnare potevano creare un benessere psicofisico e cercò in ogni modo di orientarsi a questa professionalità.

Fece studi di psicologia, a un tirocinio presso una comunità terapeutica in Svizzera , scoprì l’Antroposofia, dove le arti sono messe al servizio della terapia, rimase entusiasta, soprattutto perché veniva messo in pratica ciò che aveva studiato nell’età evolutiva, e scopre che questo aspetto pragmatico si fonda sulla ricerca della scienza dello spirito. Si laurea in Psicologia, e continua gli studi dell’arte come mezzo curativo, inizia con la teoria dei colori di Goethe, dove ogni colore ha il suo carattere e il suo modo di manifestarsi, diviene Arte terapeuta seguendo diverse scuole.

Lavorò e mise in pratica le proprie conoscenze. Sviluppò anche l’aspetto artistico, fece diverse mostre in Italia e all’Estero. Tenne diversi corsi a bambini e adulti in Italia e all’Estero, nacque cosi il desiderio di illustrare dei libri per bambini. A tutt’oggi tiene corsi in Italia ed all’ Estero.